Settimana Biblica

19-24 agosto 2013

Cosa fa di un uomo un cristiano?

“La vita del cristiano é caratterizzata dalla rinuncia a un’ ideologia costruita in nome del Cristianesimo… il compito vasto, veramente totale del cristiano in quanto cristiano è quello di essere un uomo”.
(K .Rahner, Corso fondamentale sulla Fede, Ed. Paoline, 1977, p. 512)

Che cosa, nei primi decenni del Cristianesimo, induceva un uomo a diventare cristiano?

Un ebreo della Palestina che proposta si sentiva rivolgere dalla comunità primitiva di Gerusalemme o di Antiochia? E un pagano di Corinto, Efeso o Roma, avvicinandosi ad una comunità, con che novità si scontrava a partire dalla sua cultura?

E il Battesimo che significato aveva? Perché si è voluto celebrare  la “Cena del Signore”?
Abbiamo bisogno di riscoprire la “novità” e lo “scandalo”che facevano sorgere un cristiano.

Un laborioso  ma illuminante ritorno alle origini.

La nostra società si secolarizza sempre di più e sono in molti ad affermare che non “ci servono” né Dio né la chiesa. C’ è chi afferma che il Cristianesimo sta morendo. A queste affermazioni possiamo anche sorridere ma tutto il contesto in cui viviamo ci induce a pensare che la nostra chiesa ha bisogno di un profondo rinnovamento. Sta finendo un tempo, il tempo in cui tutti si potevano dire cristiani, in cui la fede cristiana era una tappa obbligata nella società.

I cristiani saranno pochi e per scelta consapevole